Ilaria Porceddu – In Equilibrio – SC, testo e traduzione
Ilaria Porceddu è una giovane cantante sarda che, dopo essersi fatta conoscere partecipando a X Factor nel 2008, ha partecipato nel 2013 al Festival di Sanremo nella categoria giovani, convincendo subito con un brano dalla melodia che profuma di carillon e circo, in perfetto accordo col testo, da cui traspare la storia di una equilibrista che racconta la sua vita e quella delle persone che guarda dall’alto del suo filo, dai compagni di lavoro al pubblico. La voce è chiara e potente, l’interpretazione appassionata.
La scelta di inserire un ritornello in sardo è particolare (era dai tempi dei Tazenda che un artista non portava un testo in sardo a Sanremo) e molto interessante.
Il brano è inserito nell’album omonimo, In equilibrio che contiene dieci tracce ed è scaricabile in download digitale da iTunes al prezzo di 6,99 €
Il testo e la traduzione di In equilibrio
Guarda il Mangiafuoco, tutto spettinato chiude la bottiglia e manda un bacio
bacio della sorte, bacio che promette, che ritorna e non è mai tornato
oggi è un nuovo giorno, oggi si riparte, scendono le tende, cadono bulloni
pronti a rimontare case e naviganti
il mare, il fango, tra l’asfalto e il sole.
Rughe d’elefanti, guarda e sputa il lama, piedi neri, scimmie e noccioline
carovane lente, viaggiatori persi, sotto il trucco non c’è mai un confine
vendo fantasia, vendo l’allegria, in equilibrio sopra i vostri occhi
gioco e vado via, tutti “mamma mia!”, vivo sopra un battito di mani
dove mi porterà la vita?
prometti e poi dimentica
che questa strada è infinita,
ma è questa
la mia vita.
Giru, bivu – Giro, vivo
dantzendi asusu e’ unu filu – danzando su un filo,
deu seu comenti coriandulu – sono come un coriandolo
ca antia simbillu a un anghelu – che è sembrato un angelo.
istimamì immoi – Mostrami la tua stima e il tuo affetto adesso
ca crasi no app’essi innoi… – ché domani potrei non esserci
Litri di gasolio, lampade a petrolio, occhi e bocche aperte di bambini
tutta questa vita fatta a camminare, sopra lunghe e vecchie cicatrici
troppi brevi amori, per eterni cuori, dove batte sempre poco il sole
dove la poesia non la puoi toccare, ma portarla via per ricordare
Giru, bivu – Giro, vivo
dantzendi asusu e’ unu filu – danzando su un filo,
deu seu comenti coriandulu – sono come un coriandolo
ca antia simbillu a un anghelu – che è sembrato un angelo.
istimamì immoi – Mostrami la tua stima e il tuo affettoadesso
ca crasi no app’essi innoi… – ché domani potrei non esserci
Mille bocche aperte, tutte a tempo fumano… sorrisi
e tutti in un secondo sognano e si sentono più vivi
e guarda come sputa il fuoco e che coraggio, il Mangiafuoco
guarda l’elefante come è grande, dai, ché costa poco.
Giro, vivo
in equilibrio sul filo
leggera come un coriandolo
sopra i tuoi occhi che danzano
e amami adesso
perché all’alba ripartirò
e andrò
dove mi porterà la vita?
prometti poi dimentica…
faaaantasticaaaa!!!
Forza Sardegna!! Brava Ilariaaa 😀 …. Ci fai onore;)