Franco Battiato – Voglio Vederti Danzare – Testo e Significato
Scritta e composta per il suo album L’arca di Noè del 1982 da Franco Battiato, Voglio vederti danzare è uno dei brani più noti di Battiato. Il testo richiama suggestioni orientali ed esotiche, dove emerge l’immagine della donna amata che si muove danzando come facendo un viaggio intorno al mondo (come le zingare del deserto/con candelabri in testa/o come le balinesi nei giorni di festa/…/come i Dervisci Tourners/che girano sulle spine dorsali/o al suono di cavigliere del Katakali). Il riferimento alle danzatrici del deserto è a quella particolare danza del ventre, detta Raks Shamadan, che consiste nel tenere immobile la parte superiore del corpo, mentre il bacino si muove in modo sinuoso: per accentuare la staticità della testa, le danzatrici vi poggiano un pesante candelabro, metafora della luce che scaccia via le forze oscure. Le danzatrici balinesi sono famosissime da sempre per la grazia e la delicatezza con cui danzano abbigliate con vestiti colorati e sontuosi e ricchi gioielli. I Dervisci rotanti in origine erano gli adepti di una particolare confraternita islamica che praticavano una particolare forma di danza (consistente in una rotazione continua su se stessi abbigliati con una lunga gonna che girando si apre a ruota) che crea un disorientamento misto ad esaltazione come forma di distaccamento dalla realtà e ascetismo per raggiungere l’estasi mistica. Il Kathakali è una antichissima forma artistica indiana che fonde alla danza la letteratura, la musica, l’arte drammatica, e la pittura.
Altre forme di musica e danza citati nel brano si riferiscono alle musiche balcaniche, alle prove di resistenza mentale al dolore di camminata sulle braci ardenti e alle danze folcloristiche Irlandesi, ballate sul ritmo sette ottavi (E Radio Tirana trasmette/musiche balcaniche, mentre/danzatori bulgari/a piedi nudi sui bracieri ardenti/Nell’Irlanda del nord/nelle balere estive/coppie di anziani che ballano/al ritmo di sette ottavi). La contrapposizione tra musiche occidentali e orientali accentua la sensazione che questa danza circolare che sembra far girare la stanza attorno è anche una danza attorno al mondo. Un mondo dove, nonostante le differenze culturali e sociali, si ritrova comune alla natura istintiva dell’uomo il fascino esercitato dai ritmi musicali e dal movimento: che si parli di ritmi tribali antichi, di maghi e sciamani, o delle balere di liscio romagnole è l’interazione tra musica e danza a creare rituali magici che affascinano l’uomo e lo mettono in contatto con la propria essenza più profonda (Nei ritmi ossessivi la chiave dei riti tribali/regni di sciamani/e suonatori zingari ribelli/Nella Bassa Padana/nelle balere estive/coppie di anziani che ballano/vecchi Valzer Viennesi).
Questo brano, così intenso ed evocativo, è stato scelto da Arisa per l’interpretazione degli Akmé nella puntata di X Factor del 25 ottobre 2012 in replica su Cielo il 28/10/2012.
Il testo di Voglio vederti danzare
Voglio vederti danzare
come le zingare del deserto
con candelabri in testa
o come le balinesi nei giorni di festa.
Voglio vederti danzare
come i Dervisci Tourners
che girano sulle spine dorsali
o al suono di cavigliere del Kathakali.
E gira tutt’intorno la stanza
mentre si danza, danza
e gira tutt’intorno la stanza
mentre si danza.
E Radio Tirana trasmette
musiche balcaniche, mentre
danzatori bulgari
a piedi nudi sui bracieri ardenti.
Nell’Irlanda del nord
nelle balere estive
coppie di anziani che ballano
al ritmo di sette ottavi.
Gira tutt’intorno la stanza
mentre si danza, danza.
E gira tutt’intorno la stanza
mentre si danza.
Nei ritmi ossessivi la chiave dei riti tribali
regni di sciamani
e suonatori zingari ribelli.
Nella Bassa Padana
nelle balere estive
coppie di anziani che ballano
vecchi Valzer Viennesi.